La nostra storia

Nel novembre 2014, ancora prima della creazione di un team, nasce a Torino il primo Alveare d’Italia. È l’Alveare Bar Città, ospitato nell’omonimo bar, nel quartiere operaio di Mirafiori. È il primo di una lunga serie: pian piano in tutta la penisola si diffondono la filiera corta e il km0. Roma, Milano, Firenze, Bergamo, Trieste: la rivoluzione alimentare è iniziata anche in Italia, e si unisce a quella europea, che vanta oggi più di 1.000 Alveari. 

 

2014 – L’idea scavalca le Alpi

Gli Alveari nascono in verità in casa dei nostri cugini francesi, nel 2011. È un giovane ingegnere aerospaziale, Eugenio Sapora, che si innamora dell’idea e abbandona la sua vita parigina per lanciare in Italia il progetto de L’Alveare che dice Sì!.


2015 – Nasce il team

Il 4 dicembre 2015 nasce a Torino L’Alveare che dice Sì!, startup innovativa composta da 4 persone: un piccolo team con una grande missione. Il primo Alveare, nel quartiere di Mirafiori di Torino, nasceva invece in modalità test un anno prima: il 12/11/2014 avveniva la prima distribuzione di prodotti agricoli locali.


2017 – 1.000 produttori iscritti

Dopo appena due anni L’Alveare che dice Sì! supera la soglia dei 1.000 produttori iscritti. L’agricoltura si converte al digitale, e l’Alveare ne è una prova schiacciante!


2018 – 100 Alveari

A giugno 2018 a Brugherio (MB) apre i battenti l’Alveare numero 100. La rete è sempre più forte e conta ormai Alveari in metà delle regioni italiane…


 

 

 

2019 – 100.000 iscritti al sito

All’inizio dell’anno superiamo i 100.000 membri iscritti alla nostra piattaforma. Claudia Consiglio diventa il nuovo Country Manager.


 

 

 

 

 

 

 

2020 – il boom

L’emergenza da Covid-19 ci mette a dura prova, ma quasi tutti gli Alveari riescono a trovare una soluzione per continuare a garantire il servizio alle loro comunità. Un lavoro faticoso e necessario che viene ripagato da risultati incredibili: i produttori durante il 2020 guadagnano dalle vendite negli Alveari ben 11 milioni di euro. 

 

 


2022 – il consolidamento

Dopo il boom del 2020 arriva la stabilizzazione: la rete conta 250 Alveari e quasi 3.000 produttori iscritti.